uva ancellotta

Localmente chiamata Lancellotta, deve il suo nome ad una famiglia risalente al 1400, i Lancellotti,  che ne hanno continuato la coltivazione per secoli, fino alla sua registrazione ufficiale nel 1970.
Nel 1811, nel libro “Opuscoli agrari”, Dalla Fossa dichiara l’uva Lancellotta come varietà da preferire in pianura. Nel 1840, invece, Bertozzi ne parla nel suo manoscritto tra altri 110 vitigni reggiani, inserendolo nella categoria delle “viti di uve di colore coltivate nei campi. Uve scelte per i migliori vini di commercio”.

L’Ancellotta è probabilmente originaria della provincia di Reggio Emilia, dove ancora oggi rimane molto diffusa.
Particolarmente rilevante per questa varietà è la frazione di Massenzatico, località del comune di Reggio Emilia, che ne certifica la provenienza come “Ancellotta di Massenzatico” e che ne è il sinonimo.

La località di Massenzatico è il terroir in senso completo e univoco dell‘Ancellotta: non solo per il clima e la geologia del terreno ma anche, e non in secondo piano, per il fattore umano, composto da storia, cultura e tradizioni.

Caratteristiche dell’Uva Ancellotta

Vigoroso e resistente alle malattie, il vitigno ha una maturazione che avviene a settembre.

Grappolo medio, piramidale provvisto di un’ala, solitamente spargolo.
Si caratterizza per l’acino piccolo la cui buccia presenta un colore che tende al blu-nero. È pruinosa e ha uno spessore medio, compatta, di sapore neutro e polpa colorata.

Grazie al patrimonio di antociani, l’uva Ancellotta possiede una forte pigmentazione e viene spesso utilizzata per dare colore e struttura al vino.

Da quest’uva, si ottengono prodotti ricchissimi di colore con un’acidità controllata e una buona gradazione alcolica, caratteristiche importanti nella realizzazione di prodotti concepiti come migliorativi del colore, dell’acidità e del grado alcolico di un vino.

Prodotti ottenuti dall’Uva Ancellotta

Leccabaffi

Mosto fresco risultato dell’incontro tra tecnologia e tradizione

Estrazione naturale

Mostro fresco ottenuto da una criomacerazione prolungata delle bucce

Mosto Rossissimo

Mosto muto ottenuto da una criomacerazione prolungata delle bucce

Mosto Rossissimo desolfitato

Mosto desolforato ottenuto dall’eliminazione dell’anidride solforosa

Vino Rossissimo

Vino ottenuto dalla fermentazione in “bianco” del Mosto Rossissimo

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